Per pagare meno della metà in bolletta bisogna compiere la scelta giusta tra riscaldamenti a pellet o metano. La risposta sembra ovvia ma attenzione!
Le famiglie italiane hanno dirottato sul pellet come fonte di riscaldamento da ormai diversi anni perché più conveniente rispetto al metano e ad altre soluzioni presenti sul mercato. Capiamo se questo risparmio è reale e come ottenerlo.
In Italia il riscaldamento più diffuso è quello a metano. Il gas viene distribuito attraverso una rete di distribuzione ramificata arrivando nelle case degli italiani e consentire loro di cucinare, avere l’acqua calda e usare i termosifoni quando le temperature si abbassano. Questo metodo di riscaldamento, però, è inquinante e costoso. Da qui la spinta ad usare fonti alternative per avere una casa calda in inverno, più ecologiche ed economiche a lungo termine.
Certo richiedono un investimento iniziale anche piuttosto oneroso ma grazie agli incentivi attivi sarà possibile recuperare parte della spesa sostenuta. Tante famiglie come alternativa al metano hanno scelto il pellet. Soprattutto nel 2022 quando il costo del gas è aumentato e le riserve si stavano esaurendo a causa dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina abbiamo assistito al boom di acquisto delle stufe a pellet.
Perché scegliere il pellet: quanto e come risparmiare
Il pellet ha un’alta efficienza calorifica, le stufe possono raggiungere rendimenti superiori al 90% ossia riescono a convertire quasi tutta l’energia presente nel combustibile in calore. In più scegliendo stufe o caldaie a pellet con termostati e sistemi di programmazione si riuscirà a gestire in modo ancora più semplice e versatile il riscaldamento.
Perché scegliere questa soluzione rispetto al metano? Aggiungiamo che il pellet aiuta a far ottenere un’indipendenza energetica senza essere soggetti a fluttuazioni dei prezzi del gas/metano. Il risparmio, poi, è garantito considerando la riduzione dei consumi fino al 70%. Per fare un esempio, una casa di 120 metri quadrati con un isolamento efficace sarà riscaldata con GPL superando i 1.900 euro durante l’inverno. Alle stesse condizioni con il pellet si potranno pagare fino a 500 euro in meno.
Il risparmio massimo si ottiene sapendo usare la stufa con saggezza. In primis la manutenzione corretta è fondamentale per farla funzionare senza problemi che inciderebbero sul rendimento. Poi bisogna organizzare gli spazi in modo efficiente mantenendo temperature più basse nelle stanze meno usate e concentrare il calore negli ambienti più vissuti. Il riscaldamento localizzato è un vantaggio notevole in termini di riduzione dei consumi e dei costi durante la stagione fredda.